Nella campagna di Vigarano Pieve sorgono i vistosi edifici della “Diamantina”, dall’omonima località nell’antico Polesine di Casaglia che, nella sua parte più bassa, prese il nome da uno degli emblemi della Casa d’Este, il diamante, «quasi caduto ad ingemmare una boscaglia spopolata e grame terre», come scriveva Riccardo Bacchelli.

La tenuta, dopo essere stata proprietà collettiva della comunità di Settepolesini, nel 1506 fu venduta al duca Ercole I in cambio di un canone irrisorio.

Il popoloso borgo è ricordato dal 1590, come sede di una “castalderia” con case coloniche di epoca estense.

Il palazzo, completo di stalle, orto, una bella torre colombaia e di grandi granai, era il centro amministrativo della tenuta.

Nel 1827 la Diamantina passò al barone Camerini che la restaurò e vi costruì un oratorio; successivamente si avvicendarono diversi proprietari e grazie alla bonifica meccanica la zona è diventata salubre e ricca di coltivazioni.

Appartiene ora al dott. Enzo Cavallari che ha raccolto in alcune sale del palazzo una ricca collezione di macchine, materiali ed oggetti legati al lavoro agricolo.